La CDC in italiano L2 è una realtà

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Il Governo Del Fare non si smentisce e approva in questo assolato 31 luglio la CDC in “lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)”. Riconoscimento accoglie la notizia con estrema sorpresa e soddisfazione.

Nonostante la totale assenza di risposte negli anni, i vari tentativi di contattare ministri, sottosegretari e parlamentari sembrerebbero, in realtà, non essere stati vani.

In questo momento la nostra categoria è in fibrillazione. Non è possibile tirare un sospiro di sollievo, perché non si è ancora (mai) parlato dei requisiti di accesso al percorso abilitativo, ma soprattutto -come evidenziato da uno scambio nato su italiano per stranieri– i timori più diffusi riguardano la frammentarietà della categoria: come trovare dei requisiti che permettano un riconoscimento (potrebbe anche essere un’abilitazione per sanatoria) per tutti quelli che insegnando da anni hanno maturato esperienza e formazione varia? Ma poi un’abilitazione diretta per titoli e esperienza è davvero fattibile? Si scongiura, con veemenza, l’abilitazione tramite Tfa. Continua a leggere

Riconoscimento e l’Accademia di Belle Arti di Roma

belle arti

Inondare caselle email con lettere di protesta sembra una delle principali occupazioni di Riconoscimento&friends.
L’ultima, in ordine cronologico, ad essersi meritata la nostra attenzione è l’Accademia di Belle Arti di Roma, che il 10 febbraio ha indetto un bando per stilare una graduatoria con dei criteri alquanto discutibili.
Due esempi che riuscirebbero a convincere dell’iniquità del bando anche le pietre: tra i requisiti la sola laurea in lingua e letteratura italiana e il fatto che al requisito “conoscenza della L1 dello studente” (il cinese) si possono riconoscere fino a 11 punti, mentre al percorso formativo accademico <<titoli di studio ulteriori oltre a quelli richiesti per l’accesso al Bando: fino a un massimo di 10 punti>>.

Sulla pagina Fb è stata messa a disposizione di tutti il testo di un’email da inviare e i relativi indirizzi a cui recapitarla. Chiediamo a tutti i lettori di sostenere questa campagna di Riconoscimento inviando la lettera. Continua a leggere

Brescia e Bologna: risposte ai nostri bombardamenti di e-mail

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L’utilizzo di insegnanti volontari in pensione nel comune di Brescia e in una scuola di Bologna ha scatenato, come ben sapete, iniziative di protesta scaturite in un invio massivo di email alle istituzioni promotrici delle suddette iniziative.

Ora, a distanza di qualche settimana, questa modalità di espressione del dissenso inizia a raccogliere i suoi frutti. A questo proposito ci teniamo a sottolineare che crediamo fermamente nell’eterogeneità dei metodi: scrivere alle istituzioni interessate, ai politici, essere presenti agli eventi, volantinare, contattare giornalisti e chi più ne ha più ne metta. Ogni via, come pure tutto quello che interessa l’insegnante di italiano per stranieri (L2, LS, settore pubblico e privato), tutto rientra nell’interesse di Riconoscimento.

Ma arriviamo al sodo. Dal comune di Brescia non abbiamo ricevuto alcuna risposta, mentre l’Istituto comprensivo n°19 di Bologna, nella persona della sua dirigente scolastica, ha scritto una risposta degna di nota. È molto interessante perché fa riflettere, alcuni temi sono affrontati in maniera condivisibile e nella missiva trovano conferma disfunzioni che noi conosciamo e denunciamo da tempo.

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Brescie d’Italia… (rivisto il 20 gennaio)

Brescia mappa

Proponiamo due reazioni all’iniziativa dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Brescia Roberta Morelli di ricorrere a insegnanti pensionati ed ex professionisti per l’inserimento nelle scuole degli alunni stranieri. Quest’articolo è apparso su La Repubblica.

Gli articoli in realtà sono già circolati, ma parlarne sul blog ci permette anche di mettere un po’ in ordine le nostre idee.

La prima reazione è il commento accorato di Claudia Boscolo, postato sulla pagina di Riconoscimento.
Claudia, insegnante di Lettere, partecipa al blog Precariementi dove ha scritto anche sui facilitatori linguistici nella scuola pubblica. Vi raccomandiamo la lettura di questo articolo. (*)

La seconda è un articolo di Mariangela Vaglio, insegnante delle medie che cura il blog Non volevo fare la prof sull’Espresso e che ha scritto un articolo dal titolo: La buona volontà non basta: i volontari per insegnare agli stranieri sono una buona idea?.

Orizzonte Scuola, invece, ne parla qui.

AGGIUNTA DEL 2o GENNAIO 2014

Anche a Bolognasi ripete lo scandalo dell’insegnamento a studenti migranti affidati a insegnanti in pensione. Ne parla Il Resto del Carlino.

AGGIUNTA DEL 2 GENNAIO 2014

Articoli apparsi successivamente:

Rivista online Lavoro Culturale;

Rivista online Contropiano;

Il giornale di Brescia;

Diretta news, giornale online.

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(*) le qualifiche a cui si fa riferimento nell’articolo sono rispettivamente il Master Ditals e Master Itals. Il termine certificazione vale qui come “titolo” senza riferimenti diretti a certificazioni come la Ditals, Cedils o Dils.